Un tributo ad Anna Majani

In occasione della Festa della Donna e a poca distanza dal primo anniversario della sua morte, vorremmo dedicare uno spazio al ricordo di una vera regina della cioccolateria internazionale: Anna Majani, vicepresidente della cioccolateria più antica d’Italia.

Anna entra a far parte dell’azienda appena maggiorenne, nel 1954: da questa data in poi, lotta per diventarne l’anima e l’ispiratrice insieme al figlio Francesco, avuto all’età di soli 15 anni.
Nel 1985 arriva ad ipotecare la propria casa per reclamare la proprietà dell’azienda, sapendo di poterle dare nuova linfa insieme al figlio, com’è infatti avvenuto; definiva il cioccolato fondente con lo zucchero di canna “la sua medicina”, recandosi giornalmente alla Majani per mangiarne un pezzetto e supervisionare tutte le attività lavorative, instancabilmente, senza mancare un giorno.

Dopo la sua tragica scomparsa, avvenuta per Covid il 28 febbraio 2021, riceve in dedica il cremino Inca Maracaibo che, nell’edizione del premio Tavoletta D’Oro della scorsa annata, ha vinto una speciale Tavoletta in memoriam. Figlia di Luisa Cavedoni e del “re del cioccolato” Francesco Majani, oltre che erede dell’azienda di famiglia, Anna è stata una donna di cultura, amante della musica e del teatro, dell’altruismo e del buon gusto, a tutto tondo.

In suo onore, nel giardino prospicente l’azienda di Crespellano, quest’anno è stato piantato un bellissimo olivo secolare, corredato d’una targa commemorativa.

Storia della Cioccolateria Majani

Un’altra donna è stata iniziatrice dell’azienda Majani, nata nella Bologna di fine XVIII secolo come “Laboratorio delle Cose Dolci” e qui rimasta radicata nei 226 anni seguenti: stiamo parlando di Teresina Majani, che in una piccola bottega cispadana, ignara del luminoso avvenire, diede avvio a quella che sarebbe diventata la più antica cioccolateria italiana.

È qui che, negli anni ’30 dell’Ottocento, viene inventato il primo cioccolato solido del Paese non ancora unificato, chiamato “Scorza” per via del suo aspetto molto simile alla corteccia di un albero. A cent’anni di distanza dalla sua fondazione, la cioccolateria diventerà fornitrice ufficiale della Casa Reale di Savoia, ottenendo riconoscimenti internazionali del suo pregio alle Esposizioni Universali di Vienna, Parigi, Milano e non solo.

Nel 1911 ottiene di celebrare il lancio della Fiat Tipo 4 con un cioccolatino appositamente creato, il Cremino Fiat: è stato il primo cremino ad essere realizzato in quattro strati, con l’alternanza di pasta di nocciole e pasta di mandorle. Nel 2000, ad aggiungersi ai Grandi Classici è il tortellino Majani, cioccolatino che omaggia i tortellini bolognesi con la sua caratteristica forma.

Chiara Tomasella

01 marzo 2022